In una notte senza tempo su una spiaggia deserta, le onde s’infrangono mormorando segreti e due amanti si scambiano un bacio eterno sotto la luna. L’immagine è potente e richiama quella celebre scena di Da qui all’eternità, con Burt Lancaster e Deborah Kerr avvinghiati tra la schiuma del mare in un abbraccio tanto audace quanto indimenticabile. La potenza di quell’attimo — all’epoca giudicato persino eccessivamente erotico — sembra ispirare Giura che non mi vuoi (Artisti Online), il nuovo singolo di Luca Erriquenz. Il brano nasce da una domanda semplice e al contempo impossibile: dopo un bacio così, come possono due innamorati lasciarsi davvero? Come si dice addio quando la passione ha la forza del mare?
La canzone esplora con delicatezza questo paradosso, muovendosi tra nostalgia e provocazione. Nel testo si rincorrono promesse sussurrate e sfide appassionate: ci si giura di cambiare, di restare, di tenere vivo un amore eterno che lascia il sapore del sale sulle labbra. Quel sale diventa un testimone sensuale di una passione che continua a vibrare nonostante tutto. L’amore cantato da Erriquenz è sospeso tra il desiderio di protezione e la paura del distacco, e ogni verso mette a nudo la tensione tra la voglia di verità e il timore di ottenerla.
La contraddizione di un addio impossibile si esprime in un verso chiave: «Giura che non mi vuoi, dillo due volte e poi, baciami ancora». È un invito paradossale che racchiude l’essenza stessa del brano: chiedere all’altro di negare l’amore a parole, per poi arrendersi alla passione in un bacio che smentisce qualsiasi bugia.
L’arrangiamento di Giura che non mi vuoi abbina elementi pop moderni a un gusto melodico tipicamente italiano, tracciando un equilibrio raffinato tra intimità cantautorale e produzione contemporanea. Il brano ha un impatto emotivo immediato: le frequenze alte, ben presenti, creano un’atmosfera luminosa e tagliente, mentre un caldo tappeto armonico avvolge l’ascoltatore in una costante sensazione di sostegno. La sezione ritmica, pulita e regolare, sostiene la melodia senza mai sopraffarla, lasciando ampio spazio alla voce per emergere.
Al centro, infatti, c’è la voce di Erriquenz: diretta, presente, con una sfumatura di vulnerabilità che dona autenticità a ogni parola. Nessun virtuosismo fine a sé stesso, piuttosto un’interpretazione al servizio del testo e dell’emozione. Si percepisce un conflitto interiore nella performance vocale, una tensione sottile tra il desiderio e il distacco che rende il brano intensamente personale e al tempo stesso universale.
Giura che non mi vuoi conferma la capacità di Luca Erriquenz di fondere sentimento e modernità, inserendosi appieno nella tradizione della canzone d’autore contemporanea.
Luca Erriquenz è un artista poliedrico che ha fatto della musica il fulcro della sua vita: pianista, cantautore, autore, produttore e docente, con oltre vent’anni di carriera alle spalle. Nato e cresciuto a Pisa, unisce la solidità della formazione classica (diploma in pianoforte al Conservatorio “Mascagni” di Livorno) a una naturale vocazione per il rock, il cantautorato e la sperimentazione.
La sua musica riflette un approccio versatile: capace di muoversi dal pianoforte classico al jazz, dal rock d’autore alle sonorità più moderne. Oltre all’attività discografica, Erriquenz ha calcato i palchi italiani con un’intensa attività live, Parallelamente porta avanti l carriera di docente e formatore musicale.
Ha inoltre scritto un libro di saggistica musicale (“Musica + Emozioni = Tutto Calcolato!”) e diretto numerosi progetti culturali e concertistici.
Con “Domani ti sposo” Luca Erriquenz conferma il suo percorso artistico maturo e versatile, capace di parlare al cuore del pubblico con leggerezza, ironia e passione.