
Dopo un silenzio lungo più di tre decenni, è tornato alla luce uno dei simboli più iconici legati alla memoria di Jim Morrison. Il busto in marmo del leggendario frontman dei Doors, scomparso nel 1971, è stato ritrovato in Francia 36 anni dopo il furto avvenuto nel 1988 presso il cimitero parigino di Père-Lachaise. A renderlo noto è stata la polizia francese, che ha scoperto l’opera durante un’indagine della Brigata Finanziaria e Anticorruzione, senza alcun collegamento iniziale con la sparizione.
Il busto, scolpito dall’artista croato Mladen Mikulin e collocato sulla tomba nel 1981 per commemorare il decennale della morte di Morrison, era diventato un punto di riferimento per fan e appassionati. Realizzato in marmo e dal peso di 128 chilogrammi, venne misteriosamente trafugato nel cuore della notte, alimentando per anni leggende e voci su improbabili fughe a bordo di motorini.
Al momento, il futuro della scultura rimane incerto. Il curatore del Père-Lachaise, Benoît Gallot, ha affermato che non sono ancora arrivati contatti ufficiali da parte delle autorità per valutarne una possibile ricollocazione. Tuttavia, la famiglia di Morrison ha accolto con entusiasmo la notizia del ritrovamento: “È un pezzo di storia. Sapere che è stato recuperato è motivo di grande gioia”, ha dichiarato un portavoce.
La tomba di Jim Morrison è da sempre luogo di culto, ma anche di polemiche. Nei primi anni dopo la sua morte è diventata una meta di pellegrinaggio, spesso teatro di raduni spontanei, eccessi e atti vandalici. Proprio per questo motivo, nel 1991 — in occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa — è stata introdotta una sorveglianza permanente.
Negli anni, non sono mancati tentativi di riportare simbolicamente il busto al suo posto. Nel 1994, due fan americani vennero fermati mentre cercavano di installare una replica in bronzo. Uno di loro, Todd Mitchell, raccontò: “Mostrai la statua al custode e dissi: ‘Questo è Jim, voglio rimetterlo dov’era’. Lui non riuscì a dire una parola”.
Ora che l’originale è stato finalmente recuperato, resta da vedere se potrà tornare al suo posto, restituendo alla tomba di Morrison quel tocco artistico e simbolico che da anni mancava, e che per molti rappresenta un tributo indelebile a uno dei miti del rock.